martedì 12 luglio 2016

Binari unici

Di solito non parlo di attualità in questo blog, ma l'incidente di oggi in Puglia (lo scontro fra due treni, su un binario unico, con decine di morti e feriti), mi fa arrabbiare e tremare e faccio un'eccezione. Non che sia l'unica notizia a darmi rabbia, tristezza e sconforto (lo specifico, perché ormai esprimersi su una sola faccenda, trascurandone altre, sembra essere diventato un peccato gravissimo). Il fatto è che ci sono problemi che è davvero impossibile eliminare in tempi rapidi (il terrorismo, le malattie, le guerre, ecc.). Ma quando i rischi sono noti e risolvibili e si lasciano lì, la rabbia aumenta esponenzialmente.

Era il dicembre del 2004, quando mia sorella e una mia cara amica stavano venendo a trovarmi a bordo di un Intercity notte e il treno si scontrò con un treno merci, sempre in Puglia. Non ci furono morti, ma feriti (un ragazzo perse la mano) e tanta paura. Ricordo il terrore di quella notte, le immagini al telegiornale (ero inquieto perché loro avevano smesso di rispondere agli SMS, accesi il televisore e vidi le immagini), il sollievo quando mia sorella mi telefonò per dirmi che stavano bene. La paura che ha attanagliato le viscere di mia sorella per lungo tempo (trovarsi al buio su un vagone che è deragliato, si è ribaltato e sta sospeso sul vuoto, è un'esperienza che non auguro a nessuno).

Il bilancio di oggi è ancora più tragico. Ma non parliamo di eventi isolati, imprevedibili, né di problemi che riguardano solo il sud: nel 2005, per esempio, un treno merci si scontrò con un regionale: tredici persone morirono (e si contarono più una sessantina di feriti). Anche qui il binario era unico, fra Verona e Bologna.
Andando a guardare qui, si vede che si sono tanti tratti a binario unico, in Italia. Per esempio, fra Roma e Nettuno (ben 52 km), fra Arquata Scrivia-Genova Brignole (46 km su 63 complessivi), sulla linea Mantova-Cremona-Milano (91km su 151), su quella Siracusa-Ragusa-Gela e sulla Campobasso-Isernia-Roma...
Lo so che le infrastrutture costano, ma anche quelle per le linee veloci erano costose, eppure le hanno fatte.
Speriamo che questa volta qualcosa si muova. Temo, però, che, dopo le solite polemiche, tutto cadrà nel dimenticatoio. Ecco perché voglio lasciarne traccia su questo blog. Non servirà a cambiare le cose, ma mi aiuterà a ricordare.

EDIT: come ormai saprete, il problema vero non era il binario unico, ma la mancanza di segnalazioni automatiche (per regolare il traffico si usava il telefono!). La rabbia e lo sconcerto non vanno via, anzi aumentano...

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